Il sesso orale e’ controindicato per chi soffre di eiaculazione precoce

Farsi baciare i genitali dal partner è una tecnica poco adatta agli uomini che non riescono a controllare l’eiaculazione e si lamentano per la brevità delle loro penetrazioni vaginali.

 

Gli uomini che soffrono di eiaculazione precoce hanno bisogno, fra le altre cose, di abituarsi a focalizzare l’attenzione sul piacere diffuso che arriva da baci e carezze riducendo, almeno nella parte iniziale e centrale del rapporto sessuale, la stimolazione genitale diretta.

 

Poiché col sesso orale la stimolazione è molto intensa, in genere il sesso orale è utile a uomini o donne che  soffrono di anorgasmia, cioè che hanno problemi nel raggiungere l’orgasmo.

 

Quando il problema invece è l’eiaculazione precoce il sesso orale è poco indicato perché porta la coppia a un modello di interazione opposto: focalizzazione immediata e quasi esclusiva sul piacere genitale e di conseguenza durata breve della penetrazione vaginale.

 

Autore © Leonardo Evangelista. L’articolo rispecchia le opinioni dell’autore al momento dell’ultima modifica. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.

 

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    Attenzione al sesso orale, la gonorrea resiste agli antibiotici

    Secondo l’Oms ogni anno circa 78 milioni di persone contraggono la gonorrea. La malattia è tornata a diffondersi sensibilmente a causa dell’uso meno frequente dei preservativi, la maggiore facilità con cui si viaggia e ci si sposta nel mondo, delle minori diagnosi precoci della malattia e della difficoltà di trattamento antibiotico

    L’Organizzazione mondiale della Sanità ha lanciato l’allarme sulla gonorrea: la malattia sessualmente trasmessa sta diventando sempre più resistente agli antibiotici e molto difficile da curare. In alcuni casi la cura diventa impossibile, come negli anni Venti del Novecento, quando non c’erano ancora farmaci adatti per arrestarne la diffusione. E oggi ci sono pochi farmaci all’orizzonte per trattarla. I dati dell’Oms sono stati raccolti in 77 Paesi dove è stato difficile guarire la malattia proprio a causa della resistenza agli antibiotici. La dottoressa Teodora Wi dell’Oms ha spiegato: «Ci sono stati tre casi in Giappone, Francia e Spagna dove non siamo riusciti a trattare l’infezione. I batteri che causano la gonorrea sono particolarmente intelligenti. Ogni volta che utilizziamo una nuova classe di antibiotici per trattare l’infezione, i batteri si evolvono e diventano resistenti». Alcuni Paesi stanno trovando casi di infezione che non possono essere trattati da nessun antibiotico. «Può essere solo la punta dell’iceberg – sottolinea Wi – dal momento che i sistemi per la diagnosi e la segnalazione di infezioni non trattate sono carenti nei Paesi a basso reddito, nei quali la gonorrea è più diffusa».

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