Se ti senti rifiutato è un problema tuo (ma in realtà è del conduttore)

In un recente corso di massaggio tantra le coppie per svolgere i vari esercizi venivano formate dividendo i partecipanti in due file, quella di chi sceglie e l’altra di chi, a occhi chiusi, viene scelto. Prima della scelta veniva ribadito che chi non trovava un partner gradito poteva rifiutarsi di formare una coppia. In questo modo, alcune persone (in genere le più anziane o le meno attraenti) rimanevano senza partner e non svolgevano l’esercizio.

Quando a un certo punto uno di quelli che rimanevano senza partner si è lamentato, dicendo che si sentiva rifiutato, il conduttore del gruppo gli ha risposto che aveva un problema di abbandono su cui doveva interrogarsi e ‘lavorare’ a livello psicologico.

Il problema in realtà era che il conduttore aveva strutturato male il programma.

Nei corsi di massaggio tantra (e di tantra in generale) si fanno massaggi di coppia dove entrambi i partecipanti sono nudi o quasi nudi (vestono solo gli slip oppure un telo intorno ai fianchi alla maniera indiana), e il massaggio può prevedere, a seconda dei livelli, anche carezze del seno, dei glutei, dei genitali e la stimolazione dei genitali. Alcuni dei partecipanti arrivano già in coppia e svolgono tuti gli esercizi con il partner, altri invece si iscrivono da soli e per fare pratica e imparare la tecnica (che poi tornati a casa useranno con amici, amanti o clienti paganti) devono far coppia con sconosciuti.

Per facilitare lo svolgimento del corso, il conduttore deve far svolgere, all’inizio del corso, una serie di esercizi che hanno lo scopo di far familiarizzare sia da un punto di vista relazionale che fisico tutti i partecipanti. Si tratta ad esempio di condivisioni in piccoli gruppi dove ognuno racconta le aspettative e i timori relativi al corso, o alcuni aspetti e preferenze della propria vita affettiva e sessuale. A livello fisico, si tratta invece di esercizi come quello dove i partecipanti camminano e quando si incontrano si guardano negli occhi e si abbracciano, oppure altre attività di contatto fisico a basso impatto emotivo, ad esempio ricevere carezze bendati ma vestiti, o massaggi non genitali in piccolo gruppo.

Grazie a questo tipo di attività si crea nel gruppo un piacevole sentimento di vicinanza fra i partecipanti che rende poi possibile formare le coppie semplicemente tirando a sorte e senza rifiuti di partner.

Queste attività inoltre riducono la possibilità che i partecipanti abbiano sensazioni negative mentre sono impegnati nel massaggio tantra vero e proprio.

Nel corso in questione, il conduttore del gruppo aveva saltato completamente questa fase di rottura del ghiaccio, passando immediatamente alla pratica del massaggio tantrico di coppia. Il problema dunque non era del partecipante (chiunque in quella situazione si sarebbe sentito rifiutato), ma del conduttore. In prima giornata inoltre due partecipanti hanno avuto difficoltà psicologiche sostanziali nello svolgimento dei massaggi, una ha  addirittura interrotto  l’esercizio di massaggio.

Conduttori che a ogni workshop continuano a creare un setting dove qualcuno si sente rifiutato o vive le attività come minacciose mostrano una scarsa attenzione al benessere dei partecipanti e una scarsa capacità di condurre gruppi.

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Quali attività nei corsi tantra

Che tipo di attività troviamo nei corsi tantra?

Un’indicazione ci viene da un questionario di gradimento distribuito nel settembre 2020 da una coppia di docenti di corsi tantra. Il questionario chiede ai partecipanti ai loro corsi che tipo di attività preferiscono. Ecco l’elenco delle attività riportate nel questionario:

  1. Yoga
  2. Lavoro con il corpo attraverso la danza
  3. Esercizi da bendati
  4. Dimostrazione del massaggio
  5. Pratica del Massaggio
  6. Esercizi sugli elementi
  7. Esercizi sul maschile/femminile
  8. Teoria
  9. Attività pratiche
  10. Cerchi di condivisione

Gli esercizi bendati sono esercizi di contatto con gli altri (ad esempio una persona bendata viene accarezzata da altri in successione). Gli esercizi sugli elementi, pur avendo partecipato ai seminari, non so cosa siano. E ugualmente attività pratiche e esercizi sul maschile / femminile.

Ripensando alla mia esperienza nei corsi organizzati da questa coppia di docenti e da altri, suddividerei le attività più frequenti in questo modo:

  1. Teoria: cos’è il tantra etc.
  2. Informazioni / indicazioni per vivere una migliore sessualità (e a volte anche migliori relazioni). Qui troviamo elementi di educazione sessuale e suggerimenti su come risolvere problemi sessuali (vedi ad esempio questa pagina su un sito dedicato al tantra)
  3. Danza
  4. Esercizi di respirazione e altri esercizi fisici (tipo quelli fatti nella bioenergetica)
  5. Esercizi di contatto con altre persone inclusi massaggi
  6. Cerchi di condivisione sugli esercizi svolti

Meno frequenti

  1. Esercizi di attenzione focalizzata (meditazione)
  2. Racconto di sé (difficoltà, preferenze, modalità tipiche di comportamento in ambito sessuale e/o relazione).

Che cosa cercano i partecipanti nei corsi tantra?

In Occidente il tantra viene diffuso con la promessa di una sessualità più appagante, vedi ad esempio libri dal titolo:  Tantra, la via dell’estasi sessualeTantra, vivere l’affettività, l’amore e l’erotismo in modo completo, o ancora The new art of sexual ecstasy.

La promessa di una sessualità più appagante può attirare edonisti, ma anche persone o coppie con problemi sessuali o persone con una sessualità non convenzionale.

 

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Due tipologie di corsi tantra

Ci sono corsi tantra dove si fa qualche massaggio e molte varie attività di altro tipo (modello Zadra, per intendersi): danze, esercizi di respirazione, esercizi di movimento del bacino, esercizi dove è necessario parlare e riflettere su aspetti della propria sessualità o relazioni. Poi ci sono i corsi tantra basati fondamentalmente sui massaggi.

Trovo che i corsi basati sul massaggio siano una via più facile e più diretta.

Danze, esercizi di respirazione e di movimento del  bacino possono avere un effetto benefico, ma nella mia esperienza tale effetto è in genere assai meno coinvolgente e potente di uno scambio di massaggi.

Relativamente a parlare della propria sessualità e relazioni, può essere molto utile solo se il partecipante ha dei problemi gravi, che richiedano un approccio psicoterapeutico, e voglia lavorare su questi problemi, e inoltre i conduttori siano in grado di gestire un approccio terapeutico e siano formalmente autorizzati dalle normative di legge a usare un approccio terapeutico.

Il problema con l’approccio psicoterapeutico è che in corsi con questo approccio tutti i partecipanti sono costretti a lavorare su di sé, anche se non ne hanno bisogno (per fortuna, la gran parte delle persone non ha gravi problemi personali) e che la gran parte degli operatori che propongono questo approccio non ha una formazione adeguata in ambito psicoterapeutico, e così fa interventi grossolani.

 

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Corsi New Age con trattamento psicologico obbligatorio

Ho partecipato di recente a un corso residenziale di massaggio, della durata di 2 giorni e mezzo. Il conduttore ha esordito chiedendoci di scrivere e leggere ad alta voce i nostri punti forti e punti deboli, e poi di disegnare una scena relativa a un episodio con la nostra famiglia di origine. Da qui poi il conduttore è partito con un discorso sulla necessità di ‘sciogliere i blocchi’, ‘lasciar andare’, ‘lasciarsi andare’, ‘esprimere le proprie emozioni’ e simili. Alcune partecipanti hanno seguito i suggerimenti, e così sono partite condivisioni significative (‘Mio padre non mi hai mai abbracciato’, ‘’Ho disegnato la scena del funerale di mio padre’, ‘Tu sei la figlia che non ho mai avuto’, etc.) accompagnate da crisi di pianto e in seguito urla ‘liberatorie’.

Siamo passati ai massaggi solo in seconda giornata, ma ormai il tono emotivo del gruppo, composto in maggioranza da giovani donne, era rivolto all’espressione di emozioni, anche perché il conduttore continuava a incoraggiarla, e così urla e pianti sono proseguiti fino alla fine, provocati a questo punto anche da semplici esercizi tipo guardarsi negli occhi.

Al momento della condivisione finale il conduttore ha detto che sì, effettivamente la descrizione del corso non parlava di queste attività ‘psicologiche’, ma si è giustificato dicendo che se le avesse inserite ‘la gente non si sarebbe iscritta’.

Mi è accaduta una cosa simile (trattamento psicologico inserito surrettiziamente) anche a un corso residenziale di tantra che, secondo la descrizione riportata sul sito dagli organizzatori, avrebbe dovuto illustrare e far sperimentare tecniche per potenziare l’orgasmo. In realtà il corso si è rivelato una terapia di gruppo centrata sul rapporto col padre e con l’autorità in generale. In ultima giornata ho chiesto notizie sul tema che formalmente era oggetto del corso e che fino a quel momento non era stato trattato. A questo punto il formatore ha chiamato un’assistente e in 10 minuti ha spiegato e simulato una tecnica per il potenziamento dell’orgasmo. Fine.

E ugualmente a un corso di massaggio tantrico il conduttore a un certo punto si è messo a pontificare via email (gli avevo scritto per chiedergli una fattura) sulle mie caratteristiche personali, valutazione non richiesta e non prevista dal programma del corso.

Personalmente sono diventato insofferente a interventi psicologici non richiesti, principalmente perché alla mia età ho ormai lavorato e ‘sistemato’ i temi di vita che mi creavano disagio e vivo in una condizione di serenità psicologica e inoltre, da acquirente, ritengo scorretto ricevere un servizio diverso da quello che mi è stato promesso al momento della vendita. Infine, da psicologo, verifico che questi interventi si basano spesso su una conoscenza grossolana dei meccanismi psicologici e delle tecniche terapeutiche.

Ad esempio il conduttore del corso di massaggio descritto all’inizio basava il suo intervento sulla credenza che per tutti, in qualunque momento e per qualunque problema sia utile ‘lasciarsi andare’ e ‘far emergere le emozioni’. E’ una credenza che può aggravare la condizione di persone che hanno subito abusi sessuali, violenze familiari o che più semplicemente hanno una vita insoddisfacente e sono emotivamente fragili.

Inoltre in genere le persone giovani non hanno il problema di lasciar emergere le emozioni, ma l’opposto. Quando si è giovani si è molto sensibili alle emozioni, vedi quei giovani che si uccidono per un brutto voto o per un amore non corrisposto, e quei tanti giovani a cui basta una cosa da nulla (un rimprovero dei genitori, il motorino graffiato, i biscotti per la colazione terminati) per avere la luna storta tutta la giornata. Il problema di molti giovani è piuttosto ridurre l’effetto disruttivo delle emozioni sulla loro vita quotidiana. Invitarli a ‘lasciarsi andare’, stimolare a caso l’emergere di emozioni peggiora il problema.

Un’altra credenza ingenua propagandata spesso nei corsi new age è che la causa di dolori e malattie sia invariabilmente l’esistenza di un conflitto psicologico relativo a quella parte del corpo o alla funzione che quella parte del corpo svolge, ad esempio il dolore mestruale, il cancro all’utero o alle ovaie etc. sarebbero dipendenti da problemi con la propria femminilità (su alcuni malanni minori, vedi il capitolo La medicina alternativa si basa sull’effetto placebo in questo articolo).

Questa rozzezza nell’applicazione di concetti e terapie psicologiche non mi meraviglia: per quel che ricordo, nessuno dei conduttori dei corsi New Age che ho frequentato in Italia si è presentato come psicologo. Uno (immagino il suo titolo di studio sia licenza media) mi ha scritto ‘vengo da una Competenza Empirica’.

Una parte di questi operatori è incompetente anche nella gestione d’aula. Ad esempio, uno è famoso per offendere i corsisti, e al corso sul potenziamento dell’orgasmo che ho descritto sopra ha tirato un calcio a un’assistente che aveva sbagliato una dimostrazione. Un altro è totalmente incapace di gestire i tempi, cosicché abbiamo fatto pausa pranzo e terminato le lezioni spesso con ore di ritardo; in una occasione ha interrotto la trattazione dell’argomento (massaggio tantrico) per intrattenerci per un’ora con le sue opinioni sul terrorismo islamico. Un’altra coppia di formatori usa rivolgersi ai corsisti che non condividono le loro interpretazioni o non si comportano come desiderano alzando la voce con un tono di rimprovero arrabbiato che ai giorni nostri sembra inopportuno anche in famiglia con i propri figli. Un altro, infine, è conosciuto perché ci prova con tutte le corsiste.

Infine, molti di questi corsi sono organizzati totalmente in nero, per farmi fare una fattura devo spesso penare.

Provo a immaginare alcune semplici linee guida sul lavoro su temi psicologici che chi organizza corsi New Age dovrebbe seguire:

  1. il lavoro su temi psicologici deve essere espressamente richiesto dall’utente. In generale l’utente deve essere libero di scegliere su quali temi lavorare, in che momento della sua vita lavorarci e con che operatore lavorarci
  2. l’operatore deve avviare il lavoro su temi psicologici solo se ha tempo a sufficienza per esaminare e possibilmente risolvere o le problematiche che dovessero emergere o comunque per riportare la persona alla tranquillità
  3. l’operatore deve avere un livello di competenza che gli permetta di lavorare su temi psicologici senza fare danni e deve essere per legge abilitato a farlo.

 

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Sballarsi con il respiro

 

In molti corsi New Age si fanno esercizi di respirazione: viene richiesto di respirare rapidamente e profondamente a bocca aperta. Questa pratica è basata sulla credenza, ripresa dalla Bioenergetica, che di solito respiriamo inspirando troppo poca aria (perciò troppo poco ossigeno), e questo ridurrebbe il nostro livello di vitalità e il nostro piacere sessuale.

In realtà, l’effetto principale della respirazione rapida e profonda non è una migliore ossigenazione delle cellule, ma una maggiore espulsione dell’anidride carbonica, cosa che crea una condizione patologica nell’organismo chiamata ipocapnia e provoca sintomi come vertigini, stordimento, formicolii e blocchi muscolari.

Alcune persone hanno una costante e involontaria respirazione profonda, ma questa condizione, invece di assicurare elevati livelli di vitalità, causa ansia e attacchi di panico, ed è considerata una condizione patologica (sindrome da iperventilazione).

Per questi motivi la respirazione profonda è sconsigliata.

La respirazione accelerata e profonda, proprio per il senso di stordimento che provoca, viene utilizzata da alcune tecniche sciamaniche e sedicenti terapeutiche, qui ad esempio nel breathwork-rebirthing.

Una descrizione rosea del breathwork è reperibile a questa pagina.

L’uso di tecniche che alterano l’ordinario stato di vigilanza e benessere (oltre al respiro accelerato è possibile usare alcol o altre sostanze psicotrope, ma anche ad esempio la privazione del sonno),  è basata sulla credenza che l’alterazione possa far emergere contenuti terapeutici o sia di per sé terapeutica.

Possiamo valutare i risultati delle tecniche che alterano l’ordinario stato di vigilanza e benessere  usando due variabili: benessere (in un continuum che vede agli estremi gradevole e sgradevole) e utilità (da utile per la persona a dannoso per la persona, con un livello intermedio che è inutile). Possiamo ottenere così tecniche

  • sgradevoli  e utili (ad esempio la respirazione accelerata mi causa nausea e vomito – sgradevoli- ma durante l’esperienza mi appare mio padre che mi dice cose significative che mi permettono di superare un senso di colpa nei suoi confronti)
  • sgradevoli e inutili o dannose (ad esempio la respirazione accelerata mi causa nausea e vomito – sgradevoli- e un attacco psicotico -esperienza dannosa)
  • gradevoli e utili
  • gradevoli e inutili o dannose

La mia impressione è che la gran parte delle esperienze di questo tipo appartenga alla tipologia sgradevole e inutile o dannoso.

 

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Non credo più all’Oriente

 

Ho scoperto lo yoga e iniziato a praticarlo (per un po’) a 13 anni. In quel periodo leggevo  Il mattino dei maghi, Yogananda e Aurobindo, ho anche scritto ad Auroville, ricordo che mi rispose un fiorentino.

20 anni fa ho fatto il mio primo seminario di tantra yoga. Poi sono stato ospite di un monastero buddista.

L’Oriente mi prometteva il nirvana (la liberazione dal dolore) e l’orgasmo cosmico.

Sono promesse che non possono essere mantenute.

Cosa penseresti di un trainer che ti assicura sotto la sua supervisione diventerai un tennista di livello internazionale con 100 ore di allenamento?  Se hai la struttura fisica adatta (se non ce l’hai non c’è niente da fare) ce ne vogliono almeno 10.000.

I monaci buddisti passano tutta la vita a meditare nei monasteri, e anche i santoni indiani non fanno altro. Eppure, solo alcuni di loro raggiungono i propri obiettivi (gli altri buttano via inutilmente la propria esistenza). Perché dovei riuscirci io, che al massimo, tenuto conto di tutti i miei impegni, potrei raggiungere se mi va bene non più di 1000 ore di pratica da qui al mio fine vita?

In sintesi, pur continuando nella mia ricerca per migliorare il mio benessere psichico e e fisico, scuoto la testa quando il santone di turno mi viene a parlare di Budda, dei Chakra o della Kundalini.

Adesso preferisco un approccio laico.

 

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Un altro elemento da considerare è l’estrema eterogeneità e non totale riproducibilità dell’esperienza umana. Alcune persone hanno ad esempio la capacità di riconoscere l’altezza di un suono (cioè le note), altre hanno avuto parti orgasmici, altre hanno una memoria prodigiosa e riescono a ricordare tutti gli eventi di ogni giornata del loro passato, altre ancora ottengono guarigioni inspiegabili. Ma il fatto che qualcuno abbia avuto un’esperienza di un certo tipo, quali il nirvana o l’orgasmo cosmico, non vuol assolutamente dire che quella esperienza sia alla portata di tutti.

Ad esempio avrebbe l’orecchio assoluto 1 persona su 10.000. Di parto orgasmico, in tutto il mio giro di conoscenze in tutti i miei anni di vita, mi ha parlato 1 sola persona (tutte le altre purtroppo per quel che ne so hanno partorito con dolore o in anestesia). In tutta Italia sono state individuate finora solo 8 persone con una memoria prodigiosa, vale a dire 1 italiano ogni 7 milioni e mezzo. Da quando si sono sviluppati i pellegrinaggi a Lourdes, i miracoli riconosciuti dalla Chiesa sono solo circa 70 su un totale di 700 milioni di visitatori, vale a dire 1 guarigione miracolosa ogni 70 milioni di visitatori (peraltro guarigioni miracolose si verificano anche senza andare a Lourdes o mettersi a pregare).

Un training intenso (per cui bisogna comunque trovare il tempo) può migliorare qualcosa: migliorare la capacità di riconoscere ogni tanto una nota -cosa diversa da riconoscerle sempre esattamente senza sforzo ed errori; ridurre l’ansia e il dolore da parto -cosa diversa da provare un orgasmo durante il parto; facilitare la memorizzazione -cosa diversa da ricordarsi tutto; ridurre la percezione del dolore e migliorare la serenità -cosa diversa dal guarire da malattie ad oggi incurabili (non ero malato, ma anni fa ho fatto anche un corso di autoguarigione). Il training intenso può ottenere qualche risultato, ma assai lontano dall’effetto pieno, che invece è quello che viene descritto nelle presentazioni e che le persone sperano di ottenere quando partecipano a iniziative New Age.

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In alcuni casi le teorie New Age e le teorie alternative sono palesemente false o dannose, vedi ad esempio quelle di Hamer. Alcuni giorni fa ho segnalato a una mia conoscente entusiasta di Hamer un articolo di Wikipedia che dice che le sue teorie non hanno fondamento scientifico.  Lei mi ha risposto segnalandomi un articolo ‘piu equilibrato’ (l’articolo si limitava a ripetere le teorie di Hamer). Fra un’informazione vera (es: la terra è rotonda) e una falsa (es: la terra è piatta) non può esistere un’informazione ‘più equilibrata’ (es: la terra è ovale). La notizia falsa rimane falsa.

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Un altro aspetto che provoca la mia avversione verso la ‘saggezza d’oriente’ è che spesso i suoi estimatori disprezzano la scienza e la tecnologia.

Vedi anche

 

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Sesso sacro: coito tantrico e estasi sessuale

 

Alcune tecniche sessuali possono prolungare e aumentare l’intensità dell’orgasmo e in alcuni casi provocare addirittura stati alterati di coscienza, quali ad esempio trance o estasi.

Questo articolo parla dell’esperienza di Catherine Yronwode, una scrittrice americana, con alcune tecniche utilizzate anche nel Tantra Yoga e nel Coito riservato  (Karezza).

Il Tantra Yoga è una corrente spirituale nata in India in tempi antichissimi, basata su credenze e pratiche in opposizione alla tradizione induista tradizionale. Alcuni riti del Tantra Yoga prevedono rapporti sessuali.

Negli anni ’60 e ’70 il Tantra yoga si è diffuso negli Stati Uniti e di lì in Europa attraverso la Beat Generation e la New Age. Uno dei divulgatori è stato il guru indiano Osho Rajinesh. Il Tantra yoga diffuso in Occidente è molto diverso dall’originale, tant’è che gli studiosi parlano di NeoTantra, California Tantra, Pop Tantra, etc. Ad esempio Margot Anand, un’esponente di questa corrente, nel suo libro The new Art of Sexual Ecstasy scrive che (p.7):

Having to some degree been trained in classical Tantric methods and studied the scriptures, I feel that many of the techniques are not relevant to the needs of contemporary western lover. So while I have retained the Tantric goal of sexual ecstasy, I’ve developed new approaches to make this experience accessible to people today.

Il Coito riservato è una filosofia e una modalità di rapporto sessuale sviluppata nell’800 dalla ginecologa americana Alice Bunker Stockham.

La testimonianza di Catherine Yronwode (tradotta, sintetizzata e adattata qui sotto) è ripresa da questo articolo.

Ho letto per la prima volta del sesso tantrico sotto il nome di Karezza nel 1962. Solo nel 1975 ho trovato un uomo che voleva provarlo. Anche lui aveva letto qualcosa a riguardo;  nessuno di noi aveva avuto un maestro. Per noi funzionò! Non diventammo una coppia, né seguaci di un culto religioso. La nostra esperienza ci diede solo un’esperienza spirituale di bellezza e unità sessuale.

Nel 1977 un mio vecchio amico mi disse che voleva provare la tecnica con me. Non avevamo mai fatto l’amore prima, così parliamo della cosa per un’ora e mezza e poi ci mettemmo a fare l’amore. Di nuovo un atto biologico si trasformò in un’esperienza di natura spirituale.  Anche se io e quest’uomo da allora ci siamo visti di rado, quell’esperienza cambiò la mia vita perché mi resi conto che tutte le chiacchiere di natura religiosa che avevo letto riguardo al Tantra erano solo  uno strato di vernice socio culturale sopra una verità di natura biologico-spirituale.

Io credo che attraverso un controllo appreso e cosciente sia possibile separare l’eiaculazione dall’orgasmo.  Tutti noi abbiamo esperienza occasionale di eiaculazioni involontarie o di ‘orgasmi’ in cui abbiamo  le contrazioni ma il piacere è minimo.  Il Tantra e la Karezza insegnano come controllare queste esperienze in modo che una persona possa sperimentare l’orgasmo senza contrazioni che di solito o accompagnano (nell’uomo le contrazioni spingono all’esterno il liquido seminale),  e in questo modo prolungare il piacere oltre i ristretti limiti imposti dalla quantità di tempo che ci vuole per avere le contrazioni.

In termini strettamente biologici la pratica del Tantra della Karezza possono essere visti come qualcosa che assomiglia a un training di biofeedback.  E’ come imparare a muovere le orecchie,  è qualcosa che puoi imparare se ci dedichi tempo e impegno, perché normalmente non acquisiamo il controllo cosciente della muscolatura coinvolta.

E allora da dove viene l’esperienza di spiritualità?  Secondo me l’esperienza della spiritualità è parte della nostra struttura neurologica.  Io credo che gli esseri umani siano equipaggiati naturalmente per avere esperienze metafisiche.  Molte tecniche molto antiche relative alla spiritualità fanno uso della ripetizione ad esempio di   preghiere, canti, danze, mentre l’attenzione è focalizzata  sulle ‘forze cosmiche’.  Il Tantra è basato sia sulla ripetizione che sulla focalizzazione.  Questo non è l’unico modo di raggiungere la beatitudine spirituale,  ma semplicemente quella che funziona con me.

Nonostante le differenze culturali,  tutte le istruzioni delle diverse tradizioni di sessualità sacra sono molto simili riguardo alla tecnica da utilizzare durante l’atto sessuale. In pratica, si tratta di fermarsi quando si arriva molto vicini all’orgasmo, lasciar calare l’eccitazione e poi riprendere arrivando di nuovo vicini all’orgasmo. La ripetizione di 5-10 cicli durante un rapporto sessuale può assicurare orgasmi prolungati e sensazioni di natura spirituale.

La somiglianza delle tecniche è una forte indicazione del fatto che c’è una verità universale di natura biologica dietro le varie forme di Tantra e di Karezza.  La mia opinione,  anche se quello che sto per dire potrebbe  offendere coloro che praticano il Tantra,  è che le spiegazioni e istruzioni di natura religiosa possono essere tranquillamente ignorate senza danneggiare il nucleo dell’insegnamento relativo al sesso tantrico e i risultati.

Una esperienza simile è raccontata anche da Margot Anand nel suo libro The new Art of Sexual Ecstasy (p.3):

We [Margot e un uomo con cui era impegnata in un rapporto sessuale] wanted to maintain sexual arousal, so when excitement began to fade, we returned to our usual style of lovemaking. Then, just before the peak of orgasmic release, we stopped, relaxed and and became still once more. We repeated this pattern several times, and then something totally unexpected happened. Suddenly we both seemed to be floating in an unbounded space filled with warmth and light. The boundaries between our bodies dissolved and, along with them, the distinction between man and woman. We were one. The experience become timeless and we seemed to remain like this forever. there was no need to have an orgasm. There was no need even ‘to make love’. there was nothing to do, nothing to achieve, We were in ecstasy.

 

Leggi anche Come intensificare e prolungare l’orgasmo

 

 

 

 

 

 

     

    Traduzione in italiano e adattamento © Leonardo Evangelista. L’articolo rispecchia le opinioni dell’autore al momento dell’ultima modifica. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.

     

    Questo articolo è collegato a vari termini quali ad esempio unione sessuale sacra, sesso e pratica spirituale, Tantrismo indo-tibetano, Taoismo cinese, unione tantrica, sessualità sacra, sacralità del sesso, sesso e religione, erotismo e spiritualità, sessualità e spiritualità, unione sacra, estasi sessuale, sesso lento, slow sex, esercizi sessualità tantra, tecniche tantra, sesso tantrico, orgasmo tantrico, esercizi tantrici, piacere sessuale, orgasmo tantrico, sesso tantrico, meditazione tantrica, tantra di coppia, tantra maschile, tantra femminile, yoga e sesso, amore e tantra, respirazione tantrica, continenza sessuale, kundalini tantra.