Quali obiettivi per le prime esperienze sessuali giovanili?

coppia giovane sessualità

L’obiettivo impossibile: l’orgasmo femminile con la penetrazione vaginale

L’obiettivo delle prime esperienze sessuali giovanili non può essere l’orgasmo femminile raggiunto col contributo sostanziale della penetrazione vaginale.

Per ‘orgasmo femminile raggiunto col contributo sostanziale della penetrazione vaginale’ intendo qui una modalità di rapporto sessuale dove la donna arriva all’orgasmo o molto vicina all’orgasmo grazie  alla penetrazione vaginale. Nel secondo caso (donna che arriva molto vicina all’orgasmo grazie alla penetrazione vaginale) l’orgasmo viene raggiunto aggiungendo o sostituendo alla penetrazione la stimolazione diretta del clitoride.

Per ragazzi e ragazze che cominciano ad avere le prime esperienze sessuali il raggiungimento dell’orgasmo femminile col contributo sostanziale della penetrazione vaginale è un obiettivo impossibile, per vari motivi:

  1. i giovani uomini, a causa dell’elevato livello di testosterone e dell’emozione che caratterizza i primi rapporti sessuali tendono a venire molto presto, a volte anche prima dell’inserimento del pene in vagina.
  2. a causa delle conformazione anatomica della donna la sola penetrazione vaginale, anche quando fatta da uomini esperti e con un buon controllo dell’eiaculazione, assicura l’orgasmo solo a una minoranza delle donne; per il raggiungimento dell’orgasmo femminile è in genere necessaria una stimolazione diretta o indiretta del clitoride. Il problema è ulteriormente aggravato dal fatto che spesso le giovani donne hanno difficoltà a raggiungere l’orgasmo anche con la stimolazione del clitoride.

Gli obiettivi realistici: comunicazione, tecnica, piacere

L’obiettivo delle prime esperienze sessuali giovanili deve essere perciò riformulato.

La gran parte dei giovani uomini non ha difficoltà a raggiungere l’orgasmo. Per i giovani uomini gli obiettivi saranno perciò imparare a:

  1. comunicare le proprie sensazioni e desideri alla partner
  2. stare nella tensione erotica, rimandando l’eiaculazione
  3. assicurare alla partner una buona esperienza erotica incluso l’orgasmo, sia con baci e carezze non genitali che con la stimolazione del clitoride.

Per i ragazzi, l’inserimento della penetrazione vaginale all’interno del rapporto sessuale (mi riferisco al semplice ricorso alla penetrazione vaginale, non a far raggiungere l’orgasmo alla donna col contributo sostanziale della penetrazione vaginale) è un obiettivo ulteriore da perseguire solo dopo che hanno sviluppato i primi 3 obiettivi: buona comunicazione, buona esperienza erotica per la partner, sufficiente controllo eiaculatorio.

Molte giovani donne hanno difficoltà a raggiungere l’orgasmo sia con la penetrazione vaginale che con la stimolazione del clitoride. Per le giovani donne gli obiettivi saranno perciò imparare a:

  1. comunicare le proprie sensazioni e desideri al partner
  2. raggiungere l’orgasmo con la stimolazione del clitoride
  3. assicurare al partner una buona esperienza erotica incluso l’orgasmo, sia con baci e carezze non genitali che con la stimolazione del pene, anche attraverso la penetrazione vaginale

I primi incontri sessuali giovanili fra ragazzi e ragazze inesperte saranno perciò dedicati a migliorare la comunicazione e la conoscenza del corpo e della risposta erotica dell’altro/a, evitando la penetrazione.

Saranno cioè sessioni dove baci e carezze non genitali iniziali sono seguiti da masturbazione reciproca, che potrà essere alternata (prima uno dei due fa venire l’altro e poi viceversa) oppure in parallelo (entrambi si masturbano a vicenda). E opportuno che i ragazzi evitino di ricevere sesso orale perché la stimolazione è in genere troppo forte e rende difficile lo sviluppo del controllo sui tempi eiaculazione. E ugualmente è opportuno che la coppia eviti il sesso anale perché sono necessarie tecniche sofisticate per non far male alla ragazza.

La penetrazione vaginale potrà essere inserita nel rapporto una volta che la coppia ha acquisito buona comunicazione e buona esperienza erotica per entrambi, e il ragazzo un sufficiente controllo eiaculatorio.

Il raggiungimento dell’orgasmo femminile col contributo sostanziale della penetrazione vaginale, una delle tante varianti possibili del rapporto sessuale, potrà essere un eventuale obiettivo ulteriore,  una volta che la coppia pratica correntemente la penetrazione vaginale.

 

Autore © Leonardo Evangelista. L’articolo rispecchia le opinioni dell’autore al momento dell’ultima modifica. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.

 

 

 

Puoi anche leggere tutti gli articoli sull’eiaculazione precoce contenuti in questo sito

 

 

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    Le credenze che riducono il piacere maschile e femminile

    Molti degli uomini che mi chiedono una consulenza sessuologica (in particolare relativa all’eiaculazione precoce) condividono queste credenze, relative al loro ruolo e alle modalità in cui le donne raggiungono il piacere:

    1. al piacere della mia compagna ci devo pensare io
    2. l’esperienza sessuale più piacevole per la donna è la penetrazione
    3. per la donna più penetrazione = più piacere.

     

    In realtà

    1. al piacere della mia compagna ci deve pensare la mia compagna
    2. l’esperienza sessuale più piacevole per la donna è la stimolazione del clitoride
    3. per la donna più stimolazione del clitoride = più piacere.

     

    Vediamo punto per punto.

     

    Punto 1. Eccetto nei casi in cui inizialmente uno dei partner ha scarsa esperienza, il rapporto sessuale funziona meglio se ognuno dei partecipanti, pur prestando un po’ attenzione anche alle esigenze dell’altro, pensa innanzitutto al proprio piacere. La credenza che sia l’uomo a doversi preoccupare anche del piacere della donna lo costringe a un doppio lavoro: l’uomo non può mai lasciarsi andare e se le cose non vanno sempre al massimo entra facilmente in crisi. Inoltre se anche la donna fa propria questa credenza, diventa passiva ed incapace di raggiungere il piacere quando l’uomo non è abbastanza esperto.

     

    Punti 2 e 3. La penetrazione è l’esperienza sessuale più piacevole per l’uomo. La penetrazione è invece una tecnica rudimentale per far provare piacere alla donna. Anche se la sensazione della penetrazione è in genere piacevole, puntare sulla penetrazione per far raggiungere l’orgasmo a una donna è un po’ come voler far raggiungere l’orgasmo a un uomo carezzandogli i testicoli (se è veramente molto eccitato potrebbe accadere, ma è meglio usare metodi più diretti). Poiché le tre credenze descritte all’inizio sono ancora molto diffuse, non meraviglia che ci sia una percentuale così alta di donne che nei rapporti sessuali non arriva all’orgasmo.

     

    E’ noto che la maggior parte delle terminazioni nervose femminili sono nel clitoride, che è l’equivalente anatomico del pene (in pratica è un piccolo pene). La parte mediana e quella più interna della vagina hanno poche terminazioni nervose, le parti più sensibili sono invece l’ingresso e, in alcune donne, la posizione in ‘ore 12’ subito dopo l’ingresso della vagina, perché ci termina la parte interna del clitoride (questa posizione viene chiamata Punto G). Le donne che riescono a raggiungere l’orgasmo durante la penetrazione hanno imparato a sfregare il clitoride contro il pube dell’uomo (ma è una tecnica da specialiste, e che non funziona con tutti gli uomini), oppure hanno un punto G particolarmente sensibile (ma sono poche quelle a cui la sola stimolazione del punto G provoca l’orgasmo), oppure semplicemente durante la penetrazione si carezzano il clitoride con le dita.

     

    Se entriamo in quest’ottica, la durata della penetrazione vaginale diventa un falso problema. Quello che conta è che la donna, durante il rapporto sessuale, abbia un ruolo attivo e imposti le cose in modo da assicurarsi l’orgasmo con la stimolazione del clitoride.

     

    In sintesi, gli uomini che richiedono una consulenza sessuologica perché si lamentano di soffrire di eiaculazione precoce dovrebbero rivolgere i loro sforzi non solo a come far durare la penetrazione più a lungo (ci sono tecniche e accorgimenti che aiutano a ottenere questo risultato), ma  a come aiutare le proprie compagne a  raggiungere l’orgasmo con la stimolazione del clitoride.

     

    Altre credenze dannose sono le seguenti:

    • ‘Una buona intesa erotica deve essere spontanea e accadere naturalmente’. A volte questo è vero, ma anche la sessualità, come vari altri aspetti della nostra vita, può peggiorare (ad esempio per colpa di routine, problemi di lavoro, scarsa comunicazione, problemi di salute, arrivo dei figli) e può essere migliorata con uno sforzo cosciente. Il fatto che con una certa persona si sia creata da subito una buona intesa sessuale non significa che questa intesa rimarrà sempre a un ottimo livello e che, se per motivi vari diminuisce, riprenda da sola. E ugualmente l’intesa sessuale può essere migliorata nelle coppie in cui una buona intesa sessuale è mancata fin dall’inizio (in molte coppie giovani, che hanno scarsa conoscenza delle propria sessualità e poca esperienza di rapporti sessuali, l’intesa sessuale è spesso carente).
    • Io e il mio partner dobbiamo sempre avere l’orgasmo simultaneo‘. Nei film l’orgasmo è spesso simultaneo (così il regista può passare rapidamente alla scena successiva), ma la vita non è un film. Anche se l’orgasmo simultaneo accade, accade di rado e richiede un ottimo affiatamento fra i partner. Io direi di considerarlo come una ciliegina sulla torta. Se accade, meglio, se non c’è, bene lo stesso, anche tenendo conto che le donne sono multiorgasmiche.
    • E’ necesaria una consulenza sessuologica solo per problemi gravi‘. Sbagliato, una consulenza sessuologica va richiesta prima che un problema secondario facilmente risolvibile si aggravi e diventi serio. E ugualmente una consulenza sessuologica può essere richiesta anche per migliorare quello che va già abbastanza bene, tutti noi cerchiamo sempre di migliorare.

     

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    Vedi gli altri articoli dedicati all’intimità di coppia e alla consulenza sessuologica:

     

       

      Il sesso orale e’ controindicato per chi soffre di eiaculazione precoce

      Farsi baciare i genitali dal partner è una tecnica poco adatta agli uomini che non riescono a controllare l’eiaculazione e si lamentano per la brevità delle loro penetrazioni vaginali.

       

      Gli uomini che soffrono di eiaculazione precoce hanno bisogno, fra le altre cose, di abituarsi a focalizzare l’attenzione sul piacere diffuso che arriva da baci e carezze riducendo, almeno nella parte iniziale e centrale del rapporto sessuale, la stimolazione genitale diretta.

       

      Poiché col sesso orale la stimolazione è molto intensa, in genere il sesso orale è utile a uomini o donne che  soffrono di anorgasmia, cioè che hanno problemi nel raggiungere l’orgasmo.

       

      Quando il problema invece è l’eiaculazione precoce il sesso orale è poco indicato perché porta la coppia a un modello di interazione opposto: focalizzazione immediata e quasi esclusiva sul piacere genitale e di conseguenza durata breve della penetrazione vaginale.

       

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      Puoi leggere i vari articoli su questo tema contenuti sul mio sito. Ad esempio:

       

       

         

        Come discutere in coppia senza farsi male

        È normale che in una coppia vi siano di tanto in tanto motivi di contrasto e che questi contrasti provochino discussioni o litigi. Quello che fa la differenza fra coppia e coppia è la qualità della comunicazione durante le discussioni: una buona comunicazione riduce il conflitto. Una cattiva comunicazione lo esaspera e lo rende cronico.

         

        Ci sono alcuni comportamenti comunicativi che facilitano l’accordo e riducono le distanze e altri che invece peggiorano le cose. Vediamo alcune semplici regole.

         

        1. Non alzare la voce. Se cominci tu la discussione evita di gridare; se non ce la fai rimanda la discussione a un altro momento. Se invece è il tuo partner il primo a perdere la calma a seconda dei casi: evita la discussione oppure segnala al tuo partner che sta diventando aggressivo (‘Ti stai arrabbiando’, ‘Sei molto arrabbiato’, ‘Se mi parli gridando non posso risponderti’). Se il tuo partner è violento esci di casa, chiedi aiuto ai vicini, ai servizi sociali e/o alle forze dell’ordine.

         

        1. Quando parli dei comportamenti del tuo partner che ti scontentano o feriscono, usa frasi che il cui soggetto è ‘Io’ e in cui esprimi l’emozione provocata dal comportamento del tuo partner. Ad esempio ‘Quando (io) ti vedo così scostante ho paura che non ti importi niente di me’. Evita invece frasi il cui soggetto è ‘Tu’. Ad esempio: ‘Non ti importa niente dei miei bisogni’.

         

        1. Parlando del comportamento del tuo partner, non usare i termini ‘sempre’, ‘mai’, ‘niente’ o simili espressioni assolute. Ad esempio: ‘Non mi ascolti mai’, ‘Ti arrabbi sempre’.

         

        1. Non interrompere il tuo partner.

         

        1. Di tanto in tanto, fai una sintesi di quello che ha detto il tuo partner, in questo modo dimostri di avergli prestato attenzione e averlo capito: ‘Se ho capito bene, pensi che…’

         

        1. Non pretendere di poter leggere la mente del tuo partner: ‘Mi vuoi far credere che ….’

         

        1. Non allargare la discussione ad altri temi e non rivangare cose vecchie: ‘E poi visto che ci siamo ti dico anche che mi dai proprio sui nervi quando……’

         

        1. Non perdere tempo a discutere dettagli insignificanti: ‘Era novembre di 3 anni fa’. ‘No, ricordo benissimo che era ottobre’.

         

        1. Non offendere: ‘Sei uno str…’

         

         

        Vediamo un esempio sintetico:

         

        Marco: ‘Non mi parli mai di te’ (errore 2: frasi il cui soggetto è ‘tu’ e 3: frasi con ‘mai’, ‘sempre’ o simili)

         

        Laura, interrompendo: ‘Non è vero, la settimana scorsa mentre eravamo in macchina ti ho raccontato di quanto mi sento sola’ (errore 4: interrompere)

         

        Marco: ‘Sì, solo perché mi volevi colpevolizzare’ (errore 6: leggere la mente del partner)

         

        Laura: ‘E poi quando sei a casa non sei di nessun aiuto. L’ultima volta che sei andato a fare la spesa è stato 3 settimane fa’ (errore 7: allargare la discussione ad altri temi).

         

        Marco: ‘Ti sbagli, è stato 2 settimane fa’ (errore 8: discutere dettagli insignificanti)

         

        Laura: ‘Quando non vuoi capire sei proprio uno str …..’ (errore 9: leggere la mente del partner e errore 8: offendere).

         

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        Vedi gli altri articoli dedicati all’intimità di coppia:

         

           

          Perché cercare soluzioni su internet non è abbastanza

           

          Grazie a internet, oggi riusciamo a trovare moltissime informazioni su tutti i più comuni problemi di natura sessuale e relazionale. Questa disponibilità di informazioni è positiva, tuttavia ha il grosso limite che le soluzioni e i suggerimenti reperibili nel web non sono adattate al caso specifico, cioè, nel nostro caso, a tu che stai leggendo questa pagina.

          Questo accade anche in altri settori: ad esempio nel web troviamo tantissime pagine che ci spiegano da cosa dipende l’obesità e cosa si può far per ridurla, ma se vuoi davvero riuscire a perdere peso devi rivolgerti a un dietista, che metterà a punto una dieta personalizzata basata sulle tue caratteristiche.

          In più, il miglioramento della tua situazione può richiedere l’adozione di comportamenti specifici per alcuni mesi. Senza il sostegno di un esperto è più facile ‘perdersi’ e non arrivare in fondo al percorso; la presenza di un esperto con cui fare periodicamente il punto e ritarare ogni volta il trattamento aumenta la motivazione e le possibilità di successo.

          Autore © Leonardo Evangelista. L’articolo rispecchia le opinioni dell’autore al momento dell’ultima modifica. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.