Il luogo comune secondo il quale chi è scapolo se la passa peggio di chi invece ha pronunciato il fatidico ‘sì’ potrebbe essere sfatato. Adesso la situazione sembra quasi essersi rovesciata e a dirlo sono diversi studi condotti nell’ultimo anno.
Così La Repubblica in un articolo che cita studi secondo cui non necessariamente matrimonio corrispondono sempore a una salute migliore. Ad esempio: ‘in uno di questi studi i ricercatori hanno preso in esame per 3 anni più di 79mila donne statunitensi di età compresa tra 50 e 79 anni, chiedendo loro quale fosse la relativa situazione sentimentale (se erano sposate, separate, divorziate o single) e hanno misurato alcuni parametri fisici, come l’indice di massa corporea e la pressione arteriosa, e richiesto informazioni sui loro stili di vita (dieta, esercizio fisico, alcol, fumo). Le donne che erano rimaste single invece di sposarsi o che avevano divorziato invece di restare sposate mostravano i risultati migliori.’
E ugualemente un altro studio condotto in Germania ha dimostrato che l’avvio di una relazione migliora l’autostima e la rottura di una relazione la diminuisce, ma solo per il primo anno, anche se la persona rimane single. Il matrimonio invece non influenza l’autostima.
Negli Stati Uniti nel 2017 la percentuale di single ha raggiunto livello record: più del 45% degli adulti maggiorenni è divorziata, vedova o è sempre stata single.
Autore © Leonardo Evangelista. L’articolo rispecchia le opinioni dell’autore al momento dell’ultima modifica. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.
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