La prima volta con me? A causa dell’ansia lui fa sempre cilecca

ansia da prestazione

L’ansia da prestazione danneggia l’erezione maschile. Ce lo conferma una vecchia intervista di Manuela Arcuri riportata su Il Corriere della Sera.

 

L’intervistatore le chiede dei suoi rapporti con gli uomini. L’Arcuri risponde: Lasciamo stare. All’inizio gli uomini che incontro si fanno impressionare dal personaggio Arcuri, non dalla persona Manuela. Mi vedono come quella dei calendari, supersexy e inavvicinabile… E va a finir male. In che senso? Indovini. Fanno cilecca? La prima volta che vado a letto con un uomo succede quasi sempre che non si fa niente. Si preoccupano, si agitano, credono di dover fare i fenomeni. Pensano “Oddio, lo sto facendo con l’Arcuri”, e non si conclude. Ormai lo so, sono rassegnata. Per fortuna, la Arcuri dice anche: Concedo sempre una seconda chance.

 

L’ansia da prestazione porta l’organismo a rilasciare sostanze che danneggiano l’erezione. Ma non solo, per lo stesso motivo l’ansia è anche responsabile di molti casi di eiaculazione precoce.

 

In generale, l’ansia da prestazione è alla base di quasi tutti i disturbi maschili nella sfera sessuale non dovuti a problemi di natura fisica.

 

In molti uomini un occasionale difficoltà nell’erezione o nel controllo dell’eiaculazione crea preoccupazione che a sua volta favorisce il ripresentarsi del problema la volta successiva, cosa che aumenta ulteriormente l’ansia da prestazione e così via in un circolo vizioso da cui può essere difficile uscire.

 

Le soluzioni? Quelle preventive sono facili. Per evitare che si instauri il circolo vizioso dell’ansia da prestazione devi ridurre le avventure con donne che non senti alla tua portata, instaurare una buona comunicazione con le donne con cui ti capita di avere avventure, abituarti a vivere il sesso lentamente.

 

Una volta che il circolo vizioso dell’ansia da prestazione si è creato è un po’ più complicato: devi trovare una partner stabile e accogliente con cui puoi ristabilire la tua tranquillità nell’intimità, imparare esercizi di rilassamento, adottare strategie cognitive che riducano il pensiero ricorrente all’insuccesso (queste due strategie sono adottate anche dagli sportivi professionisti), rivolgerti a un sessuologo.

 

Autore © Leonardo Evangelista. L’articolo rispecchia le opinioni dell’autore al momento dell’ultima modifica. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.

 

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Questo sito contiene numerosi articoli su ansia da prestazione e disturbi sessuali maschili, che puoi leggere per ulteriori informazioni. Ad esempio:

 

     

    Leggi l’articolo su Il Corriere della Sera.

    Cause e rimedi dell’eiaculazione precoce giovanile

     

    Adolescenti

     

    Sei arrivato a questa pagina perché pensi di soffrire di eiaculazione precoce giovanile. L’eiaculazione precoce fa parte delle tipiche esperienze giovanili al pari di bere alcolici, litigare coi genitori e fare nottata in giro. Mancano statistiche, ma, a giudicare dalle email che arrivano al mio sito e dai risultati dei miei test sull’eiaculazione precoce credo che almeno il 90% dei giovani uomini abbia avuto almeno un’esperienza di eiaculazione precoce. Questa situazione è speculare a quella di rapporti sessuali dolorosi o comunque poco piacevoli di molte giovani donne, di cui parlerò in un altro articolo.

     

     

    Le cause dell’eiaculazione precoce giovanile

     

    Ci sono motivi precisi che rendono l’eiaculazione precoce così diffusa fra i giovani.

     

    Il primo è innanzitutto l’agitazione e l’ansia per i primi rapporti sessuali. Sfortunatamente ansia e agitazione provocano il rilascio nel sangue di sostanze che aumentano l’eccitabilità e così accorciano i tempi di penetrazione vaginale (e nei casi più seri danneggiano anche l’erezione). I primi insuccessi rinforzano l’ansia da prestazione, creando così un circolo vizioso che rischia di portare a una cronicizzazione del problema in età adulta.

     

    Un altro motivo è la scarsa conoscenza di tecniche sessuali dei giovani uomini, accoppiata alla visione di video porno. I video porno mostrano spesso sesso orale, rapporti sessuali fra sconosciuti con preliminari inesistenti, nella posizione del missionario e a ritmi frenetici. Per neutralizzare l’ansia e tenere bassa l’eccitazione i giovani alle prime esperienze dovrebbero invece fare tutto l’opposto: evitare di ricevere sesso orale, fare lunghi preliminari imparando a focalizzarsi sul piacere diffuso, adottare posizioni meno coinvolgenti e che danno maggiori possibilità di controllo di quella del missionario, rallentare e variare l’intensità delle spinte pelviche, cercare una buona comunicazione con le partner.

     

    Molti giovani uomini inoltre pensano, sbagliando, che la penetrazione sia il modo migliore per far provare un orgasmo a una donna. La stimolazione del clitoride, quando è presente, ha spesso la sola funzione di preparare la donna alla penetrazione vaginale. Questo peggiora il problema perché far provare l’orgasmo a una donna con la sola penetrazione vaginale può rivelarsi una missione impossibile anche per uomini esperti.

     

    Altri fattori che facilitano l’eiaculazione precoce nei giovani sono fare l’amore in posti scomodi o di fretta, con la paura di essere scoperti, l’abitudine alla masturbazione rapida, la scarsa dimestichezza col preservativo, e fare l’amore con ragazze che ugualmente hanno scarsa esperienza. Ragazze che si negano o hanno dolore (a causa della verginità o di scarsa lubrificazione) spingono ugualmente l’uomo a penetrazioni vaginali brevi. Il modo migliore per sviluppare la propria sessualità quando si è giovani è trovare un partner esperto e/o con cui si ha un’ottima comunicazione.

     

    Ragazzi e ragazze dovrebbero vivere le loro prime esperienze sessuali come l’inizio di un percorso di apprendimento che li porterà a vivere una sessualità appagante solo dopo un conveniente periodo di prove ed errori. Mentre tutti capiscono che cose complesse richiedono periodi di apprendistato (ad esempio, scrivo le prime cose che mi vengono in mente: nuotare, suonare uno strumento, ma anche andare in bicicletta) molti ragazzi e ragazze si aspettano una prestazione ottimale e una soddisfazione piena fin dalle prime esperienze sessuali e ci rimangono male se non è così.

     

    Come risolvere l’eiaculazione precoce giovanile

     

    Personalmente credo che andrebbero organizzati incontri di educazione sessuale nelle scuole e nei centri di aggregazione giovanile dove si spieghi non solo la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale e la contraccezione, ma anche le tecniche di base per far sì che i primi rapporti sessuali, per uomini e donne, non siano traumatici.

     

    La gran parte degli uomini impara ad acquisire un controllo sull’eiaculazione con l’esperienza. In particolare il controllo si acquisisce facendo l’amore con una partner accogliente, desiderosa di sperimentare e con cui c’è una buona comunicazione. La buona comunicazione e l’accoglienza riducono l’ansia da prestazione anche quando all’inizio le cose non vanno bene, permettendo un approccio più rilassato e tempi di penetrazione più lunghi. La voglia di sperimentare e la buona comunicazione permettono di acquisire tecniche che assicurano anche la soddisfazione femminile, e anche questo contribuisce a ridurre l’ansia da prestazione. Altri aiuti possono venire da amici con maggiore esperienza, da internet, ma su internet il problema è che si trovano mescolati consigli validi e consigli inefficaci o dannosi. Sono ad esempio inefficaci o dannosi consigli del tipo: mentre fai l’amore ripeti a mente i numeri della tua rubrica telefonica, oppure: bevi alcol e durerai più a lungo.

     

    Alcune tecniche e suggerimenti

     

    In generale, devi evitare stimoli troppo forti, ridurre l’ansia e abituarti a stare nella tensione sessuale senza venire. Prova uno o più di questi:

    • evita la penetrazione
    • non farti carezzare il pene finché non hai deciso che è il momento di venire
    • masturbati prima di uscire con la tua ragazza
    • avverti la tua ragazza che poiché lei ti piace molto probabilmente verrai presto; una volta che sei venuto, non fermarti ma continua con baci e carezze concentrandoti su di lei
    • quando vi incontrate, concentrati prima sul piacere di lei facendola venire con carezze del clitoride (fatti spiegare come le piace essere carezzata), poi solo a questo punto puoi autorizzarti a venire nei modi che preferite
    • fai questo esercizio: da solo, metti la sveglia a mezz’ora. Cominci  a masturbarti. Quando senti che stai per venire ti fermi e aspetti che l’eccitazione cali. Poi riprendi. Non puoi venire, anche se ne hai voglia, finché non è suonata la sveglia. In questo modo ti abitui a stare nel piacere sessuale ma senza venire. Se hai una compagna con cui hai una buona intesa e un buon livello di confidenza, dopo che hai imparato da solo, fai questo esercizio con lei, cioè chiedi a lei di masturbarti.

     

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    Puoi anche leggere tutti gli articoli sull’eiaculazione precoce contenuti in questo sito

     

     

       

      Questo articolo parla di adolescenza e eiaculazione precoce, masturbazione e eiaculazione precoce, eiaculazione precoce giovanile, sessualità maschile e eiaculazione precoce, trattamento eiaculazione precoce giovanile, prime esperienze sessuali, educazione sessuale.

       

      Perché cercare soluzioni su internet non è abbastanza

       

      Grazie a internet, oggi riusciamo a trovare moltissime informazioni su tutti i più comuni problemi di natura sessuale e relazionale. Questa disponibilità di informazioni è positiva, tuttavia ha il grosso limite che le soluzioni e i suggerimenti reperibili nel web non sono adattate al caso specifico, cioè, nel nostro caso, a tu che stai leggendo questa pagina.

      Questo accade anche in altri settori: ad esempio nel web troviamo tantissime pagine che ci spiegano da cosa dipende l’obesità e cosa si può far per ridurla, ma se vuoi davvero riuscire a perdere peso devi rivolgerti a un dietista, che metterà a punto una dieta personalizzata basata sulle tue caratteristiche.

      In più, il miglioramento della tua situazione può richiedere l’adozione di comportamenti specifici per alcuni mesi. Senza il sostegno di un esperto è più facile ‘perdersi’ e non arrivare in fondo al percorso; la presenza di un esperto con cui fare periodicamente il punto e ritarare ogni volta il trattamento aumenta la motivazione e le possibilità di successo.

      Autore © Leonardo Evangelista. L’articolo rispecchia le opinioni dell’autore al momento dell’ultima modifica. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.